In seguito ad alcuni miracoli, attribuiti alla Madonna del Soccorso, la Comunità di Pietra nel 1548, decise di costruire accanto alla Cappella una ampia Chiesa, per accogliervi la taumaturga effigie mariana.
Il progetto non si potè realizzare subito a causa delle guerre, con il passaggio di truppe mercenarie e straniere, e conseguenti carestie, la più famosa delle quali fu nel 1570. A questo si deve aggiungere anche il pericolo costante di pestilenze e di epidemie.
Si giunge così all’anno 1595, quando si costruì di fronte alla primitiva cappella, un piazzale sopra elevato per preservare la nuova chiesa dall’umidità del suolo. Il 12 settembre di quell’anno venne posta la prima pietra della futura chiesa alla presenza dei consoli, delle autorità ecclesiastiche e di gran popolo, intervenuto anche dai paesi vicini.
I lavori si protrassero per parecchi anni e furono ultimati nel 1601. La nuova chiesa misurava 94 palmi per 33: corrispondenti circa m. 23,50 per 8. I pietresi e la gente dei paesi vicini collaborarono volontariamente ai lavori, sia con prestazioni personali, che con bestie da soma per il trasporto del materiale occorrente.
Dopo aver staccato, con abile operazione, la parte superiore dell’affresco, rappresentante la Madonna col Bambino, il giorno 8 aprile del 1601, venne trasportato, con solenne processione, dalla primitiva cappella alla chiesa attuale e collocato sull’altare maggiore. Vi prese parte la popolazione di Pietra, e fu una festa memorabile con canti, suono di campane e sparo di mortaretti. Il ricordo di questa solenne traslazione si mantenne costante nei secoli. Fino a poco tempo fa, il giorno 8 di aprile, partiva una devota processione ella Parrocchiale di Pietra e raggiungeva il Santuario del Soccorso, per ricordare il grandioso avvenimento.